Rovigo
Città delle rose
Capoluogo del Polesine, di origine altomedioevale, inserita nella surreale atmosfera del delta del Po, Rovigo presenta notevole interesse dal punto di vista artistico.
Guardando Rovigo ben si distinguono ancora le piante e le strutture varie medievali, dove monumenti e palazzi testimoniano un’architettura cominciata nel X secolo (il castello e le due torri ); sviluppatasi con la Serenissima (Porta S. Bartolomeo) e con illustri artisti come: Biagio Rossetti (Palazzo Roverella, Chiostro S. Bartolomeo); il Sanmicheli (Palazzo Roncale).
Le sue chiese conservano numerose opere d’ arte.Prima fra tutte è il Santuario della Beata Vergine del Soccorso meglio noto come la Rotonda, opera dello Zamberlano con il campanile del Longhena.
Il Duomo, dopo aver subito una lunga serie di ricostruzioni, mantiene attualmente l’ aspetto barocco, risultato di un rifacimento secondo il progetto di Frigimelica nel 1696. Tra le molte opere ivi contenute, acquista una particolare evidenza un candelabro in bronzo, attribuito a Desiderio da Settignano. Interessanti anche S. Francesco, chiesa gotica rinnovata nel XIX secolo.
Tra gli edifici civili, da segnalare le rovine delle mura del Castello Medievale (X secolo) di cui sono sopravvissute due torri, la Torre Donà, uno dei segni di riconoscimento della città, e la Torre Mozza.
Di grande interesse artistico è la Pinacoteca dell’ Accademia dei Concordi, con la sua collezione di pittori veneti e ferraresi dal ‘400 al ‘700. Sono visibili opere di Giovanni Bellini, Palma il Vecchio, Dosso Dossi, Luca Giordano, Piazzetta, Giovan Battista Tiepolo, Alessandro Longhi e Rosalba Carriera.
In uno degli angoli più suggestivi di Rovigo, il monastero di S. Bartolomeo, dove ha sede il Museo Civico delle civiltà in Polesine, è dotato di una ricchissima documentazione archeologica, naturalistica ed etnografica per chi desiderasse avere un’ampia conoscenza dell’ambiente polesano fin dalle sue origini.
Conoscenza che si sviluppa andando ad Adria nata da tre grandi civiltà: paleoveneta, greca ed etrusca così come documenta il suo Museo Archeologico Nazionale.
Tra le testimonianze artistiche più recenti: la Badoera, la villa palladiana di Fratta Polesine; i palazzi rinascimentali e barocchi in riviera S. Biagio a Lendinara e l’Abbazia della Vangadizza a Badia Polesine, cittadina nota anche per il Museo Civico, i bei palazzi e il Teatro Sociale.
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MESSAGGERI DI SPERANZA O.D.V.
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