"Noi confessiamo i nostri peccati. Può sembrare un modo un po' tetro di iniziare una celebrazione. Come, se per essere accolti a una festa, non dovessimo sentirci bene con noi stessi e Dio ci accettasse, solo se ci sentiamo in colpa. Nessuno al mercato riesce a vendere alcunché, senza prima avere creato bisogni nelle persone. La vita sarebbe insopportabile senza l'ultimo modello di lavatrice o computer portatile o senza un paio di jeans di marca. Allo stesso modo, sembrerebbe che i cristiani debbano creare un "mercato" del perdono di Dio.
Dobbiamo pensare a noi stessi come a peccatori, così da sentire il bisogno della misericordia di Dio e venire in chiesa. Non dobbiamo meravigliarci, quindi, se qualche volta il Cristianesimo è visto come una religione cupa. Una volta una ragazzina ha pregato:" Dio fai diventare buoni i cattivi e simpatici i buoni". Ma noi non confesssiamo i nostri peccati per smuovere sentimenti di colpa.
Herbert Mc Cabe ha scritto. " Se andiamo a confessarci, non è per implorare il perdono di Dio. E' per ringraziarLo di avercelo dato. Dio non cambia opinione su di noi, quando perdona i nostri peccati. Cambia la nostra opinione di Lui. Egli non cambia; la Sua opinione non è mai altro che amorevole; Egli è Amore".
Per questo iniziamo il primo atto dell'Eucarestia con una professione di fede. Crediamo che i peccati siano perdonati, prima ancora di averli commessi. Crediamo che il nostro Dio sia misericordioso e tenero, e non un giudice irascibile. La Bibbia spesso parla dell'ira di Dio, ed è corretto parlare della rabbia di Dio verso le sofferenze e l'ingiustizia del mondo. Ma Dio non è arrabbiato con noi."
(Timothy Radcliffe)
Che meraviglia!! Dio corre sempre più veloce di noi e ci precede sempre….nel cercarci, nel perdonarci, nell'amarci!!!